IL MIO VIAGGIO
Coltivo parole come coltivo la terra: con pazienza, passione e qualche errore lungo la strada. ilSupersoil.com è il mio spazio per scavare oltre la superficie, raccontare la realtà nascosta dietro semi, coltivazioni e proibizioni. Ho visto da vicino la bellezza autentica della coltivazione e le trappole di un mercato spesso spietato, e capito che il suolo è un patto di rispetto. La lotta per la sua libertà è una storia che merita di essere raccontata.
Coltivare non è solo un atto fisico, è una forma di resistenza, un gesto di cura e, allo stesso tempo, un atto politico. Nel mio percorso con il mondo della coltivazione, ho imparato che la terra e le parole hanno molto in comune: entrambe richiedono tempo, dedizione e la volontà di affrontare l’ignoto. Il mio progetto, ilSupersoil.com, nasce proprio da questo bisogno di scavare più a fondo, di andare oltre la superficie liscia e commerciale che spesso ci viene venduta. Qui non parlo solo di tecniche o prodotti, ma di un ecosistema complesso fatto di semi, storie, lotte e contraddizioni.
La coltivazione organica, in particolare, non è solo una pratica agronomica, è una filosofia che si oppone a un sistema che cerca di ridurre tutto a merce. Ho avuto la fortuna e il privilegio di lavorare in questo settore in vari ruoli: dalla vendita di semi alle interazioni con coltivatori di diversa estrazione, passando per l’analisi critica delle dinamiche di mercato e della politica che circonda la cannabis. Ho visto come il sistema spesso premia chi sfrutta, inganna o si nasconde dietro norme ipocrite. Ma ho anche visto la resilienza di chi coltiva con onestà, di chi si prende cura della terra e delle persone, e che lotta per una libertà che va oltre il semplice diritto di piantare un seme.
Il suolo per me non è solo un substrato inerte: è una relazione, un patto che si rinnova ogni giorno tra chi coltiva e la terra stessa. Questa visione si riflette in tutto ciò che scrivo e condivido su ilSupersoil.com. Voglio offrire non solo consigli tecnici, ma anche una prospettiva critica e appassionata che aiuti i lettori a capire che dietro ogni pianta c’è una storia, una rete di rapporti, un sistema più ampio di potere e resistenza.
La proibizione della cannabis è un nodo centrale in questa storia. Non è solo una questione legale o sanitaria, ma un meccanismo di controllo che ha favorito interessi economici e politici, mantenendo marginalizzati molti produttori e consumatori. Qui sul blog cerco di raccontare queste dinamiche senza filtri, mostrando come la proibizione abbia alimentato un mercato nero spesso violento e incontrollabile, ma anche come abbia creato le condizioni per una vera e propria cultura di ribellione e innovazione.
In questo spazio, voglio essere onesto e diretto. Non ho paura di denunciare le storture del mercato o di mettere in luce le pratiche scorrette di alcune aziende, ma sempre con la convinzione che solo una comunità consapevole e informata può cambiare le cose. I lettori di ilSupersoil.com sono persone che amano la terra, che vogliono capire il perché delle cose, e che non si accontentano delle risposte facili.
La mia scrittura cerca di essere come la terra che amo: viva, complessa, a volte dura ma sempre fertile. Voglio che chi legge senta la polvere sotto le unghie, l’odore della terra umida, e la forza di chi coltiva nonostante tutto. Questo blog è un invito a partecipare a una conversazione più ampia, a unirsi a una rete di persone che credono che la coltivazione e la libertà siano inseparabili.
Se sei qui, ti aspetto con mani aperte e sporche di terra.